Osservatorio Russia
  • Accedi
  • Registrati
  • Aree
    • Russia
    • Paesi Baltici
    • Bielorussia
    • Ucraina e Moldova
    • Caucaso
    • Asia Centrale
  • Temi
    • Geopolitica
    • Politica e Istituzioni
    • Difesa e Cyber
    • Economia
    • Energia e Ambiente
    • Società e Cultura
    • Diritto e Diritti
    • Storia e Religione
  • Rubriche
    • Recensioni
    • Dietro lo specchio
    • Smolensk
    • L’Orso Polare
    • Le tavole dell’Osservatorio
  • L’Osservatorio
  • Pubblicazioni
sostienici
No Result
Visualizza tutti i risultati
Osservatorio Russia
  • Aree
    • Russia
    • Paesi Baltici
    • Bielorussia
    • Ucraina e Moldova
    • Caucaso
    • Asia Centrale
  • Temi
    • Geopolitica
    • Politica e Istituzioni
    • Difesa e Cyber
    • Economia
    • Energia e Ambiente
    • Società e Cultura
    • Diritto e Diritti
    • Storia e Religione
  • Rubriche
    • Recensioni
    • Dietro lo specchio
    • Smolensk
    • L’Orso Polare
    • Le tavole dell’Osservatorio
  • L’Osservatorio
  • Pubblicazioni
No Result
Visualizza tutti i risultati
Osservatorio Russia
No Result
Visualizza tutti i risultati
Home Dietro lo specchio

La suggestione di Zelens’kyj: un’Ucraina come Israele

di Redazione
29 Aprile 2022
in Dietro lo specchio, Ucraina e Moldova
Tempo di lettura: 4 mins read
La suggestione di Zelens’kyj: un’Ucraina come Israele

Fonte: AFP

Le parole recentemente pronunciate dal presidente ucraino Zelens’kyj, che ha ravvisato la necessità di trasformare l’Ucraina in “un grosso Israele”, si prestano a parecchie interpretazioni. Di certo la diaspora ex sovietica a Gerusalemme e dintorni e i legami del presidente stesso giocano un ruolo, ma la questione riguarda soprattutto il modello di sicurezza. Perché Kiev potrà essere europea solo fino a un certo punto. Nuova puntata di “Dietro lo Specchio”, la rubrica di Fulvio Scaglione.

Ai primi di aprile il presidente Volodymyr Zelens’kyj ha incontrato i rappresentanti della stampa ucraina. E in quell’occasione ha fatto una serie di affermazioni che avrebbero forse meritato un’analisi più ampia. Zelens’kyj ha detto che dopo la guerra “l’Ucraina non potrà affatto essere ciò che volevamo che fosse all’inizio, non sarà completamente liberale, europea, non sarà una Svizzera. Tutto dipenderà dalla forza. Di ogni casa, di ogni palazzo, di ogni persona”. E aveva aggiunto: “Sono assolutamente convinto che il tema della sicurezza sarà quello principale per almeno dieci anni… Saremo come un grosso Israele con le nostre caratteristiche… Non sarei sorpreso se in futuro avessimo rappresentanti delle forze armate o della guardia nazionale nei cinema, nei supermercati, e civili armati in strada”.

Com’è noto, anche prima di queste parole c’era una sottile linea rossa che legava l’Ucraina a Israele e, più in generale, al tema dell’ebraismo. Zelens’kyj, per cominciare, è l’unico presidente ebreo al mondo fuori da Israele. Diversi suoi parenti vivono in Israele, emigrati come molti altri ucraini, russi, moldavi ed ex cittadini sovietici dopo il crollo dell’Urss. Lui stesso, all’epoca in cui era un comico e un attore di successo, si è spesso esibito in Israele, in russo e in ucraino, per la diaspora, diciamo così, sovietica. L’approdo di Zelens’kyj alla grande politica è avvenuto sotto l’egida dei rapporti (poi ridimensionati) con l’oligarca Ihor Kolomoiskyj, ebreo, titolare di passaporto di Israele, già presidente del Parlamento ebraico europeo e proprietario del canale televisivo Jewish News One, tuttora uno degli uomini più potenti d’Ucraina nonostante una serie di scandali finanziari e vicissitudini giudiziarie che l’hanno portato, per esempio, a essere ricercato negli Stati Uniti dov’è accusato di riciclaggio. Diversi dei più stretti collaboratori di Zelens’kyj sono ebrei o hanno radici ebraiche, a cominciare da Andriy Yermak, il capo dello staff presidenziale, per arrivare a Serhiy Shefir, primo consigliere del presidente e suo “inviato speciale” presso gli oligarchi. E poi c’è, ovviamente, tutto il tema del rapporto di Israele con la Russia e l’Ucraina e del tentativo finora mancato di far decollare a Gerusalemme una mediazione politica tra le parti in guerra.

Detto questo, torniamo a chiederci che cosa potesse intendere Zelens’kyj nell’immaginare la futura Ucraina come un “grosso Israele”. È piuttosto chiaro che, a meno di un tracollo politico, economico e militare totale della Russia, anche in un eventuale dopoguerra il problema della sicurezza sarà cruciale per l’Ucraina. Ma qui bisogna intendersi. Se si parla di sicurezza rispetto alla Russia, Zelens’kyj ha già più volte chiarito di immaginare un gruppo ristretto di Paesi decisi a schierarsi militarmente accanto a Kiev in caso di ulteriore aggressione. Quando parla di soldati nei cinema e di gente armata per strada, cosa piuttosto comune in Israele, Zelens’kyj forse pensa alla sicurezza contro eventuali azioni terroristiche dal Donbass, come in Israele avviene per il terrorismo di marca palestinese.

Se si tratta di questo, il parallelo si apre a sviluppi di certo interessanti e in parte inquietanti. A dispetto delle dichiarazioni ufficiali, forse Zelens’kyj non crede davvero di poter recuperare il Donbass, che magari vede nel futuro come una specie di Autorità palestinese subordinata alla Russia. Chissà, forse Zelens’kyj proietta anche nel futuro dell’Ucraina un “muro di separazione” per proteggere i suoi cittadini in caso Kiev non riesca a recuperare il controllo sul 100% del territorio. O, nel caso contrario, uno status differenziato e diritti di cittadinanza ridotti per la popolazione russofona che dovesse rimanere in Ucraina, proprio come accade per gli arabi cittadini di Israele?

Stiamo immaginando, se volete anche in parte giocando. È certo, però, che l’immagine del grosso Israele ucraino piantato nel cuore dell’Europa dell’Est ha una suggestione fortissima e in qualche modo rimanda esattamente al progetto di Mosca, che le mosse dei comandi russi rendono di giorno in giorno più evidente: non tentare nemmeno la conquista dell’intera Ucraina ma piuttosto avviare quella complessiva del fianco Est, da Nord a Sud, dalla Bielorussia alla Moldavia (forse inclusa), in un grande semicerchio che, davvero, farebbe sentire l’Ucraina circondata. O almeno trasformata in una perenne prima linea, con la necessità di adeguare a tale realtà anche l’economia, la politica e le regole della vita sociale.

E a questo proposito, meriteranno di essere monitorate anche le affermazioni sul fatto che l’Ucraina non potrà “essere come la Svizzera”, come un qualunque Paese liberale di stampo europeo. Perché va bene l’eroe della resistenza ai russi, però Zelens’kyj è anche il presidente che assai prima della guerra aveva un rating assai basso presso i suoi concittadini e che, con la scusa dell’emergenza, stava processando per tradimento i leader dei due principali partiti di opposizione, il filo-russo Medvedchuk (messo agli arresti domiciliari, fuggito e riarrestato dai servizi segreti) e il nazionalista ed ex presidente Poroshenko. In Israele, quello vero, sotto processo di solito finiscono i premier e i presidenti.

Fulvio Scaglione

Tags: IsraeleUcrainaVolodymyr Zelenskij
ShareTweetSend
Redazione

Redazione

Osservatorio Russia è un progetto di approfondimento che si propone di analizzare la realtà geopolitica, economica e sociale dell'area ex sovietica ai fini di una migliore divulgazione presso il pubblico italiano. L'Osservatorio, che si avvale della collaborazione di giovani studiosi e ricercatori, è un'organizzazione indipendente e senza fini di lucro.

Articoli correlati

Quale pace passa per Riyad?
Geopolitica

Quale pace passa per Riyad?

di Redazione
26 Marzo 2025
L’Ucraina sostiene ancora Zelens’kyj, con un occhio alle future elezioni
Politica e Istituzioni

L’Ucraina sostiene ancora Zelens’kyj, con un occhio alle future elezioni

di Fabiola Bono
20 Marzo 2025
A che punto è il distacco energetico tra Europa e Russia
Energia e Ambiente

A che punto è il distacco energetico tra Europa e Russia

di Redazione
17 Marzo 2025
Zelens’kyj prima di Zelens’kyj – intervista a Fulvio Scaglione
Recensioni libri

Zelens’kyj prima di Zelens’kyj – intervista a Fulvio Scaglione

di Pietro Figuera
10 Marzo 2025
La Chiesa ortodossa russa al bando in Ucraina, un male necessario?
Storia e Religione

La Chiesa ortodossa russa al bando in Ucraina, un male necessario?

di Redazione
27 Novembre 2024

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Twitter

I nostri temi

  • Geopolitica
  • Politica e Istituzioni
  • Difesa
  • Economia
  • Energia e Ambiente
  • Società e Cultura
  • Diritto e Diritti
  • Storia e Religione

Ci occupiamo anche di

Armenia Azerbaigian Baltici Bielorussia Cina Demografia difesa Diplomazia dossier Economia elezioni elezioni presidenziali Energia Estonia Europa gas geopolitica Georgia Guerra Iran Italia Kazakistan Kirghizistan Lettonia Lituania Medio Oriente Nagorno-Karabakh Nato politica estera Proteste Relazioni internazionali Russia Sanzioni Siria Stati Uniti storia Tagikistan Trump Turchia Turkmenistan Ucraina UE URSS Uzbekistan Vladimir Putin
Osservatorio Russia

Osservatorio Russia raccoglie il testimone del progetto Russia 2018 e si propone di analizzare la realtà geopolitica, economica e sociale dell’area ex sovietica ai fini di una migliore divulgazione, in Italia e non solo.

Scopri di più

Contatti

info@osservatoriorussia.com

Aree

  • Russia
  • Artico
  • Ucraina e Moldova
  • Bielorussia
  • Paesi Baltici
  • Caucaso
  • Asia Centrale

Temi

  • Geopolitica
  • Politica e Istituzioni
  • Difesa
  • Economia
  • Energia e Ambiente
  • Società e Cultura
  • Diritto e Diritti
  • Storia e Religione

Rubriche

  • Recensioni
  • Smolensk
  • L’Orso Polare
  • Le tavole dell’Osservatorio
  • Dietro lo specchio

Newsletter

© 2022 Osservatorio Russia

No Result
Visualizza tutti i risultati
  • Aree
    • Russia
    • Paesi Baltici
    • Bielorussia
    • Ucraina e Moldova
    • Caucaso
    • Asia Centrale
  • Temi
    • Geopolitica
    • Politica e Istituzioni
    • Difesa e Cyber
    • Economia
    • Energia e Ambiente
    • Società e Cultura
    • Diritto e Diritti
    • Storia e Religione
  • Rubriche
    • Recensioni
    • Dietro lo specchio
    • Smolensk
    • L’Orso Polare
    • Le tavole dell’Osservatorio
  • L’Osservatorio
  • Pubblicazioni

© 2022 Osservatorio Russia

Bentornato!

Accedi al tuo account qui sotto

Password dimenticata? Iscriviti

Crea un nuovo account

Compila il form qui sotto per iscriverti

Tutti i campi sono richiesti. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o il tuo indirizzo email per resettare la tua password.

Accedi
Vuoi sbloccare questo Dossier?
Sblocchi rimasti : 0
Sei sicuro di voler disdire il tuo abbonamento?