Stretta tra necessità interne e un contesto di crescente instabilità regionale, Minsk sta cedendo alla polarizzazione globale attraverso chiare scelte di campo. E se i rapporti con la Russia non sono una novità, lo stesso non può dirsi della crescente influenza cinese. Che potrebbe fare della Bielorussia una base strategica per la sua proiezione in Europa.
La Bielorussia sta vivendo una fase di consolidamento delle sue relazioni con Russia e Cina. Questi sviluppi non sono solo il risultato di una necessità politica e strategica interna, ma rispecchiano anche una crescente polarizzazione, che sta spingendo Minsk verso alleanze sempre più strette con le potenze non occidentali.
Uno degli esempi più rilevanti di questo rafforzamento è l’accordo siglato a novembre 2024 tra Bielorussia e Russia sulle garanzie di sicurezza all’interno del quadro dello Stato dell’Unione[1]. Questo trattato, che stabilisce obblighi reciproci di difesa, sottolinea l’impegno di Minsk e Mosca nel garantire la sicurezza di entrambi i Paesi attraverso la cooperazione militare e il ricorso alla deterrenza nucleare. Tale accordo implica anche un rafforzamento del legame difensivo e strategico tra i due Stati, un aspetto che si traduce in un potenziamento delle strutture di difesa comuni e nell’avvio di nuove manovre: le forze armate bielorusse e russe stanno, infatti, svolgendo esercitazioni congiunte, mirate a consolidare la capacità di operare insieme in scenari di crisi.
Ispezioni di combattimento e riflessioni strategiche
Il mese di dicembre è tradizionalmente un periodo di ispezioni di prontezza operativa delle forze armate bielorusse. Sebbene queste esercitazioni siano un evento annuale, nel contesto della crescente tensione internazionale il loro significato è oggi amplificato. Le ispezioni si concentrano principalmente su test delle capacità di mobilitazione delle forze di difesa, preparazione alla guerra e capacità di risposta a scenari di conflitto diretto. In merito, ci sono stati avvistamenti di convogli di equipaggiamenti militari in Bielorussia[2], segno che il Paese sta predisponendo nuove forze per rispondere a una crescente minaccia percepita.
Dall’8 dicembre 2024, è stata introdotta una nuova zona di restrizione aerea nella parte meridionale della Bielorussia, che copre il territorio delle paludi di Almany e il parco nazionale di Prypiatski. Questa nuova zona di restrizione è stata imposta tramite i NOTAM (Notices to Airmen) O0781/24 e O0782/24, che vietano il volo a tutti i tipi di aerei a tutte le altitudini fino a 20 km nel periodo tra l’8 e il 20 dicembre 2024. L’area in questione si trova già all’interno di una zona di esclusione più ampia che vieta qualsiasi volo senza l’approvazione militare, ma questa nuova restrizione intensifica ulteriormente il controllo del cielo bielorusso[3].
La zona interessa una vasta area che include distretti come Stolin, Lelchytsy e Zhytkavichy, al confine con l’Ucraina[4]. Quest’area è significativa, in quanto era in passato un poligono di tiro per esercitazioni di tiro. L’inclusione di queste zone nella lista delle aree di alta sorveglianza indica l’importanza strategica di questa regione per la Bielorussia, che potrebbe essere destinata ad ospitare ulteriori strutture o installazioni militari, soprattutto in relazione ai preparativi di difesa in un contesto di crescente tensione con l’Ucraina e la NATO.
Le esercitazioni congiunte con la Cina
Il periodo tra il 9 e il 19 luglio 2024 ha visto la Bielorussia ospitare esercitazioni militari congiunte con la Cina, intitolate “Eagle Assault 2024”. Queste esercitazioni si sono svolte vicino al confine polacco e hanno trattato principalmente scenari legati alla lotta al terrorismo, ma hanno incluso anche attività di cooperazione militare su ampie tematiche operative come operazioni aeree e impiego di droni, attraversamenti di fiumi e combattimenti urbani. Nonostante la presenza limitata di truppe cinesi (meno di un centinaio di soldati), l’esercitazione ha avuto un valore simbolico molto forte, segnando un ulteriore passo verso un’alleanza strategica sempre più solida tra la Bielorussia e la Cina con una esplicita funzione anti-NATO per il suo crescente ruolo nella regione Asia-Pacifico[5]. Le esercitazioni in questo senso hanno dimostrato la possibile integrazione delle dottrine militari cinese e russe e l’attenzione per Pechino alle tattiche di guerra ibridache stanno caratterizzando il conflitto in Ucraina
L’ingresso ufficiale della Bielorussia nell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) il 4 luglio 2024 ha consolidato questo legame. L’adesione alla SCO è stata vista come una manifestazione della crescente affinità tra Minsk, Mosca e Pechino. La SCO è nata inizialmente con lo scopo di contrastare il terrorismo, ma si è evoluta nel tempo fino a diventare un’alternativa alle istituzioni occidentali, promuovendo la cooperazione militare, politica ed economica tra i suoi membri. Con l’ingresso della Bielorussia, la SCO ha esteso la propria influenza anche sull’Europa orientale, segnando un altro passo verso un blocco strategico sempre più vicino alla Russia e alla Cina permettendo anche a Minsk di espandere la propria base, anche commerciale, di partners[6].

Foto: I leader dei Paesi membri della SCO. The Economic Times
L’intensificarsi delle relazioni militari e politiche tra Bielorussia, Russia e Cina ha suscitato preoccupazioni in ambito NATO. Le esercitazioni militari congiunte e le manovre vicino al confine polacco hanno innescato un’analisi approfondita, tra i Paesi della NATO, dell’esercitazione cinese in Bielorussia. L’Alleanza Atlantica teme un avvicinamento sempre più marcato tra questi Paesi. Le preoccupazioni principali riguardano la possibilità che la Cina, già accusata dall’Occidente di cooperare eccessivamente con la Russia nella guerra in Ucraina, possa avviare una cooperazione militare diretta con la Bielorussia, comportando il trasferimento di tecnologie militari avanzate e il dispiegamento di forze cinesi sul territorio bielorusso. La presenza di forze cinesi in Bielorussia potrebbe trasformare il Paese in una base strategica per la proiezione di potenza cinese in Europa, con implicazioni per la sicurezza dell’Europa orientale sul medio-lungo termine laddove decida di rafforzare la propria presenza militare nella regione[7].
Deterrenza nucleare e militarizzazione del regime
Nel novembre 2024, la Russia ha aggiornato la propria dottrina nucleare, estendendo il suo principio di deterrenza anche alla Bielorussia. Con questo aggiornamento, Minsk viene considerata parte integrante della strategia nucleare russa, il che implica che un attacco contro la Bielorussia potrebbe scatenare una risposta nucleare da parte della Russia. L’installazione di missili Iskander in Bielorussia nel 2023 ha rappresentato un primo passo significativo verso questa integrazione[8]. La crescente militarizzazione del Paese, che vede il dispiegamento di armi nucleari sul suo territorio, aumenterà sicuramente il coinvolgimento di Minsk nelle operazioni strategiche russe, ma comporta anche rischi significativi per la sicurezza regionale. In caso di escalation del conflitto in Ucraina, la Bielorussia potrebbe diventare un obiettivo di attacchi diretti, con conseguenze devastanti per la stabilità dell’intera regione.

Sistema missilistico balistico tattico 9k720 Iskander di fabbricazione russa. Foto Reuters.
Nonostante il consolidamento delle alleanze con la Russia e la Cina, Lukashenko ha evitato di partecipare direttamente nel conflitto in Ucraina. Nonostante le crescenti pressioni da Mosca, il presidente bielorusso ha preferito mantenere una posizione di supporto indiretta, senza inviare truppe bielorusse in Ucraina. Questa reticenza è legata alle turbolenze interne che la Bielorussia ha vissuto in passato, come le proteste del 2020-2021, che hanno messo a dura prova la stabilità del regime di Lukashenko. Un coinvolgimento diretto nella guerra in Ucraina potrebbe scatenare una nuova ondata di dissenso interno, minacciando la sua posizione al potere[9].
Lukashenko è consapevole che un coinvolgimento diretto in Ucraina potrebbe alimentare l’opposizione interna e minacciare la sua capacità di mantenere il controllo sulla scena politica nazionale, anche in considerazione delle elezioni presidenziali di gennaio 2025, con la necessità di mantenere l’equilibrio tra la fedeltà verso Mosca e la necessità di evitare eccessive destabilizzazioni interne.
Bilanciare le pressioni
Da un lato, il rafforzamento delle relazioni con la Russia e la Cina, il suo ingresso nella SCO e il consolidamento della cooperazione militare pongono la Bielorussia al centro di un blocco anti-occidentale. Dall’altro, la Bielorussia deve fare i conti con la sua vulnerabilità interna, dovuta a tensioni politiche e sociali, che potrebbero esplodere se il Paese dovesse essere ulteriormente coinvolto nel conflitto in Ucraina. Lukashenko si trova quindi a dover bilanciare attentamente le pressioni esterne, per non compromettere la stabilità interna del Paese. La Bielorussia rischia di diventare sempre più intrappolata in un contesto geopolitico instabile, con una crescente militarizzazione e con alleanze che pongono la nazione in una posizione precaria sia sul piano internazionale che interno.
Francesco Federici
[1] https://it.euronews.com/2024/11/19/putin-aggiorna-la-dottrina-nucleare-possibile-rispondere-con-armi-atomiche-a-missili-da-uc
[2] https://eng.belta.by/society/view/belarus-russia-to-set-up-training-centers-for-military-personnel-163581-2024/
[3] https://twitter.com/Hajun_BY/status/1866120053751435768
[4] https://twitter.com/Hajun_BY/status/1866120053751435768
[5] https://www.rferl.org/a/china-belarus-military-exercises-nato-ukraine-russia/33031032.html ; https://theasialive.com/china-deepens-military-cooperation-with-belarus-influence-of-russian-warfare-strategies-in-ukraine/2024/10/31
[6] https://www.analisidifesa.it/2024/07/la-bielorussia-entra-nella-sco-e-ospita-truppe-cinesi-per-esercitazioni/
[7] https://militarywatchmagazine.com/article/eagle-assault-2024-details-china-belarus
[8] https://www.rainews.it/articoli/2023/12/bielorussia-lukashenko-completato-trasferimento-armi-nucleari-tattiche-russe–a0c10ed1-c915-4e5d-ac96-c267b6dacf95.html
[9] https://www.euronews.com/2020/08/14/eu-announces-sanctions-against-belarus-over-violence-on-protesters-and-electoral-falsifica