Le trasformazioni della società e dello Stato ucraino hanno due genitori: la guerra e Volodymyr Zelens’kyj. Kiev va sempre più in direzione di un accentramento di poteri, ma deve far fronte alle richieste europee e alle pressioni di una popolazione non disposta a compromessi sui principi di trasparenza. Il caso della legge sul controllo delle agenzie anti-corruzione ha molto da insegnare.
Nel corso degli anni l’immagine di Volodymyr Zelens’kyj si è evoluta da quella di outsider populista impegnato in una campagna contro la corruzione a quella di leader pragmatico simbolo della resistenza ucraina, capace di mettere in primo piano la difesa della nazione[1]. L’interesse mostrato da Zelens’kyj al rafforzamento delle capacità militari ucraine, anche tramite ricorrenti riforme in merito, è ampiamente riconosciuto a livello nazionale e internazionale come essenziale per la sopravvivenza del Paese. La sua affermazione per la quale “rafforzare l’esercito è una priorità costante e non si possono fare passi indietro“[2] trova riscontro tra la maggioranza degli ucraini, i quali hanno valutato positivamente il suo impegno nell’ottenere aiuti militari e nel coordinarsi con i partner internazionali – al netto delle occasionali tensioni diplomatiche. Dall’escalation del conflitto nel 2022, Zelens’kyj ha incaricato la leadership militare di valutare e di soddisfare le principali esigenze della difesa e di accelerare le riforme del settore, nel tentativo di modernizzare la struttura di comando e migliorare l’efficienza operativa, cercando di bilanciare l’esperienza militare degli alti ufficiali al fronte con un maggiore coordinamento operativo e la razionalizzazione delle logiche di comando. La nomina di Andriy Hnatov a capo dello Stato Maggiore delle forze armate ucraine risponderebbe a tali logiche[3].
Accanto agli sforzi militari, l’amministrazione Zelens’kyj ha continuato a perseguire misure volte a mantenere la stabilità sociale, tra cui l’indicizzazione delle pensioni, la fornitura di aiuti umanitari e l’attuazione di politiche di sostegno alle fasce di popolazione più vulnerabili. Tuttavia, il conflitto e la legge marziale hanno messo a dura prova le istituzioni democratiche e i relativi meccanismi di controllo, sollevando preoccupazioni sulla trasparenza del processo decisionale, sulla corruzione e la libertà di stampa[4]. Sebbene l’Ucraina stia implementando le riforme di governance democratica in linea con i criteri di adesione all’UE, permangono notevoli difficoltà legate alle attuali condizioni di guerra. Nonostante tutto, l’opinione pubblica ucraina è consapevole che l’unità di intenti rimane un obbligo a livello nazionale, e nonostante la crescente stanchezza il tasso di approvazione del presidente rimane abbastanza solido – circa il 65% a giugno[5]. A ciò si affianca la crescente consapevolezza di identificarsi collettivamente nella nazione ucraina secondo criteri di appartenenza civica, e non secondo criteri meramente etnici[6], fattore che contribuisce a rafforzare la volontà del popolo ucraino di resistere.
Kiev tra trattative diplomatiche e cambi di vertice
Sul fronte interno, l’adozione della legge marziale ha “congelato” gli equilibri politici, e il partito di Zelens’kyj, “Servo del Popolo”, mantiene tuttora la maggioranza parlamentare. Tale situazione ha acceso il dibattito sulla legittimità del sistema democratico, alimentando alcune tensioni tra il presidente e alti ufficiali governativi e figure militari, sebbene molti considerino la legge marziale una misura necessaria in tempo di guerra.

La composizione della Verkhovna Rada. Fonte: Deputy factions and groups / IX convocation // Composition and structure
Sul versante russo, il presidente Vladimir Putin ha dichiarato che Mosca è aperta a negoziati, ma che non considera Zelens’kyj un leader legittimo per firmare un accordo di pace finale, suggerendo la sostituzione della figura presidenziale ucraina. Zelens’kyj ha affermato che le elezioni in Ucraina si potranno tenere solo 90 giorni dopo la fine della legge marziale, ma ha ribadito che ciò richiederebbe prima la cessazione delle ostilità; secondo una ricerca dell’Istituto Internazionale di Sociologia di Kiev, il 78% degli ucraini è contrario a tenere elezioni prima della fine della guerra[7]. Nell’ambito delle trattative di pace in corso, Mosca insiste su richieste massimaliste che affrontino le “questioni strutturali alla base del conflitto”; per contro, Kiev spinge per un cessate il fuoco finalizzato a ottenere adeguate garanzie di sicurezza, e sostiene il diritto a mantenere un esercito funzionale e una politica estera indipendente, rigettando la richiesta russa di tenere elezioni presidenziali prima del raggiungimento di un accordo di pace.
Nel mentre, lo scorso 17 luglio, la Verkhovna Rada (il parlamento unicamerale ucraino) ha approvato la nomina dell’ex ministro dell’economia Julia Svyrydenko a primo ministro, in sostituzione di Denys Shmyhal, in carica dal 2020. La sua nomina coincide con la necessità di “rafforzare il potenziale economico dell’Ucraina, espandere i programmi di sostegno per gli ucraini e incrementare la produzione nazionale di armi“[8], e riflette una ridefinizione strategica del presidente Zelens’kyj in un contesto di conflitto prolungato, oramai al suo terzo anno inoltrato. Svyrydenko – apparentemente un’abile tecnocrate più che una politica in senso stretto – viene considerata la leader ideale per gestire tale transizione. La nuova premier dovrebbe infatti adottare un approccio di governance che soddisfi le aspettative degli alleati occidentali, in primis approfondendo la cooperazione e l’assistenza militare ed economica con la Casa Bianca (con cui ha concluso positivamente i negoziati per l’accordo minerario a inizio 2025[9]), in considerazione del fatto che ulteriori accordi sono in fase di negoziazione.
Zelens’kyj si aspetta che il nuovo governo aumenti entro sei mesi la quota di armi prodotte a livello nazionale dal 40% al 50%, riflettendo la spinta a ridurre la dipendenza dalle importazioni di armi straniere.[10] La nuova premier sarà inoltre chiamata a gestire in maniera trasparente ed efficace i fondi internazionali destinati alla ricostruzione, innanzitutto quelli europei e statunitensi. In ambito di politiche sociali, il nuovo governo deve occuparsi della gestione degli sfollati interni, nonché favorire il rientro di tutti coloro che hanno lasciato il Paese dal 2022 (stimati in circa 7 milioni[11], su una nazione che contava 42 milioni di abitanti). Non da ultimo, Svyrydenko è ritenuta una fedele alleata di Zelens’kyj, un personaggio dunque capace di mantenere continuità politica e lealtà all’agenda presidenziale.

La neoletta premier, Julia Svyrydenko. Fonte: https://unn.ua/en/news/zelenskyy-offered-the-prime-ministers-chair-to-yulia-svyrydenko-what-is-known-about-her
Ma non è (ancora) tempo di elezioni…
Sebbene (a causa dello stato eccezionale delle cose) sia fuorviante parlare di una vera opposizione politica a Zelens’kyj, i principali oppositori includono figure e partiti di spicco del panorama politico prebellico. Batkivshchyna (Madrepatria), guidata dall’ex primo ministro Julia Tymošenko, ed European Solidarity (ES), guidata dall’ex presidente Petro Porošenko, restano le principali forze di opposizione – sebbene entrambe sostengano spesso le iniziative legislative del governo, e non dispongano di un numero così rilevante di deputati in parlamento. È importante notare che, secondo la legge marziale in vigore, le elezioni non possono essere legalmente tenute. Inoltre, entrambi i personaggi citati godano di scarsa popolarità, come già citato in precedenza[12].
Petro Porošenko,il predecessore di Zelens’kyj, rimane una figura significativa nonostante le sanzioni imposte dall’attuale amministrazione presidenziale[13]. Il suo partito detiene il maggior numero di seggi dell’opposizione, e nonostante l’appoggio personale allo sforzo bellico – avrebbe contribuito personalmente con l’equivalente di circa 10 milioni di dollari statunitensi[14] – Porošenko è stato accusato di condurre affari con la Russia. Tanto da portare il governo a imporgli sanzioni, congelando i suoi beni e vietandogli di trasferire capitali all’estero[15]. Inoltre, i servizi di sicurezza ucraini hanno aperto un’indagine nei suoi confronti con l’accusa di “alto tradimento” per il suo ruolo di ministro degli Esteri nel 2010, nell’ambito del cosiddetto “Patto di Kharkiv” che avrebbe esteso l’affitto della base navale russa di Sebastopoli in cambio di uno sconto sul gas (accordo poi revocato nel 2014)[16]. Tali accuse contrastano con la sua popolarità, e in molti hanno visto le mosse nei suoi confronti come politicamente motivate e dettate dal risentimento di Zelens’kyj, a sua volta accusato dall’ex presidente di guidare il Paese verso la dittatura[17].
Anche l’ex primo ministro (2007-2010) e leader del partito Batkivshchyna, Julia Tymošenko, ha più volte criticato il governo, utilizzando spesso slogan populisti e un approccio sovranista e conservatore su molte tematiche interne, al netto di una postura filo NATO e a favore dell’integrazione nell’UE. Sembra che membri dell’entourage di Trump abbiano avuto contatti sia con la Tymošenko che con Porošenko, in riferimento all’eventualità di indire elezioni presidenziali lampo in caso di crisi politica[18],ma i due politici hanno comunque negato di voler indire elezioni in periodo di guerra[19].
A causa delle tensioni tra Zelens’kyj e l’ex comandante in capo delle Forze armate ucraine Valerij Zalužnyj, a febbraio 2024 il presidente lo ha sostituito con Oleksandr Syrs’kyj, nominando Zalužnyj ambasciatore nel Regno Unito. Attualmente l’ex generale viene considerato il suo maggiore (potenziale) rivale, con i sondaggi che mostrano un’elevata fiducia pubblica, spesso superiore a quella di Zelens’kyj stesso[20]. Secondo il Centro SOCIS, Zalužnyj potrebbe sconfiggere Zelens’kyj in un ipotetico confronto elettorale[21]. Nonostante ciò, il generale ha negato al momento qualsiasi ambizione politica[22].

Le proteste dei cittadini ucraini contro la riforma. Fonte: Stanislav Kozliuk / Reuters / Scanpix / LETA
La sfida della trasparenza in tempo di guerra
Le contestazioni più accese dal 2022 non sono tuttavia state guidate da un avversario politico, bensì dallo stesso popolo ucraino. Lo scorso 22 luglio migliaia di cittadini sono scesi nelle strade di Kiev, Odessa, Lviv e altre città per contestare la decisione di Zelens’kyj di firmare una legge parlamentare che avrebbe posto l’Ufficio Nazionale Anticorruzione (NABU) e l’Ufficio del Procuratore Speciale Anticorruzione (SAPO) sotto la supervisione del Procuratore Generale dell’Ucraina, figura nominata dallo stesso presidente[23]. Le proteste rivestono un particolare significato perché hanno sfidato sia la legge marziale, che vieta gli assembramenti, sia il coprifuoco notturno in vigore a causa degli attacchi aerei russi: ciò dimostra l’interesse collettivo per la difesa di valori condivisi di trasparenza e rispetto dello Stato di diritto. Sebbene Zelens’kyj abbia sostenuto che la riforma avrebbe implementato la lotta alla corruzione e avrebbe prevenuto le infiltrazioni russe, sia l’UE che le stesse agenzie anti-corruzione hanno criticato la decisione in quanto lesiva della loro autonomia, nonché fautrice di una struttura di potere sempre più centralizzata a detrimento dei processi di trasparenza.
La decisione di ridimensionare l’indipendenza della NABU e della SAPO, secondo alcune accuse, sarebbe difatti il risultato di un crescente accentramento del potere nelle mani del presidente, oltre ad essere collegata, sempre secondo gli oppositori, alle indagini in corso contro esponenti del governo, come nel caso di Oleksii Chernyshov[24]. A causa della crescente pressione, il 24 luglio Zelens’kyj ha dovuto presentare un nuovo disegno di legge volto a ripristinare l’indipendenza delle istituzioni per la lotta alla corruzione[25].
L’episodio dimostra il difficile rapporto tra le istanze di Zelens’kyj, le istituzioni democratiche e le necessità dettate dalla guerra, in un contesto di sicurezza particolarmente volatile. Esemplificativo in tale senso è il commento del Commissario Europeo alla Difesa e allo Spazio: “In guerra, la fiducia tra la nazione che combatte e la sua leadership è più importante delle armi moderne – difficile da costruire e da mantenere, ma facile da perdere con un solo grave errore“[26].
Eugenio Delcroix
[1] From populism to pragmatism: The socio-political legacy of Zelensky’s leadership in Ukraine’s economic reforms in: Society and EconomyOnline First
[2] Zelenskyy tasks military leadership to engage in efforts to identify Ukraine’s defense needs
[3] https://meduza.io/en/news/2025/03/17/zelensky-appoints-new-chief-of-general-staff-to-accelerate-ukraine-s-military-reforms
[4] Defending Democracy: Ukraine’s EU Path amid War and Reform – European Democracy Hub
[5] https://kyivindependent.com/zelenskys-approval-drops-11-points/
[6] Press releases and reports – Indicators of national-civic Ukrainian identity
[7] Press releases and reports – Dynamics of confidence in President V. Zelenskyy in 2019-2025 and attitude to the elections
[8] https://www.pravda.com.ua/eng/news/2025/07/14/7521667/
[9] https://www.csis.org/analysis/what-know-about-signed-us-ukraine-minerals-deal
[10] Ukraine appoints new government in biggest wartime overhaul | Reuters
[11] How Many Ukrainians Will Remain In Their Country After The War?
[12]https://www.osservatoriorussia.com/2025/03/20/lucraina-sostiene-ancora-zelenskyj-con-un-occhio-alle-future-elezioni/
[13]Following an attack on opposition, Zelensky effectively begins election season
[14]Ukraine’s ex-president Petro Poroshenko: ‘The army is like my child’ – The Irish Times
[15]https://www.reuters.com/world/europe/ukraine-imposes-sanctions-former-president-poroshenko-decree-says-2025-02-13/
[16]https://www.pravda.com.ua/eng/news/2025/05/21/7513333/
[17]Ex-President Poroshenko makes serious accusations in BILD: Zelensky is moving Ukraine “towards dictatorship” | Politics | BILD.de
[18]Top Trump allies hold secret talks with Zelenskyy’s Ukrainian opponents – POLITICO
[19]Ukraine: Zelenskyy’s rivals reject elections after alleged secret talk with Trump ally – Daily Post Nigeria
[20]ies-commentaries-1084-59-2024.pdf
[21]https://english.nv.ua/nation/zelenskyy-leads-in-first-round-vote-but-zaluzhnyi-would-win-runoff-poll-50525230.html
[22]What Ukrainian opinion polls say about Volodymyr Zelenskyy – DW – 02/28/2025
[23]https://kyivindependent.com/bill-subordinating-top-anti-corruption-agencies-to-prosecutor-generals-office/; https://meduza.io/en/feature/2025/07/23/this-is-about-the-people
[24]https://english.nv.ua/nation/mp-says-chernyshov-case-triggered-zelenskyy-team-s-move-to-strip-nabu-and-sapo-of-independence-50532022.html
[25]https://kyivindependent.com/48-lawmakers-from-various-factions-registering-bill-to-safeguard-independence-of-anti-corruption-bodies/





